Gran Canaria 2022 – cycling

Prima di iniziare, un paio di premesse. Gran Canaria, così come Tenerife e Mallorca è uno di quei posti dove c’è una cultura ciclistica e si viene rispettati. Quindi le uniche volte che sentirete un automobilista suonare sarà per salutarvi o per ringraziarvi per averlo fatto passare. Per il resto del tempo potete godervi la vostra pedalata senza problemi, soprattutto in salita, un po’ come avviene nelle Alpi francesi, se non riescono a sorpassarvi in totale sicurezza, aspettano. Fate solo attenzione al colore dei cartelli, sono invertiti rispetto all’Italia, quindi quelli blu vogliono dire autostrada e quelli verdi strada statale, ma tranquilli, vicino a quelli blu c’è sempre un cartello di divieto che ricorda di non accedere a piedi o in bici.

Gli asfalti sono quasi sempre perfetti, ma alcuni tratti sono ruvidi, niente a confronto con le disastrose strade italiane eh. Il punto di partenza di tutti questi giri, ad eccezione di Bandama, è la Playa del Ingles, la bici noleggiata è una Cannondale SuperSix Evo, di cui parlerò a fine articolo. Ultima nota, non ci sono fontane di acqua potabile o almeno io non ne ho trovate, ma tranquilli, in qualsiasi posto, anche il più sperduto, ho sempre trovato piccoli bar o ristoranti dove comprare da bere e mangiare (acqua 0,5L 1€)

Playa Taurito
data: 26.08.2022
distanza: 61km
dislivello: 789d+
bicicletta: Cannondale SuperSix Evo

itinerario Komoot

Un giro piacevole, facile, un continuo sali scendi costeggiando il mare. Vale più il paesaggio che si può osservare che la destinazione in se.

vista dall’alto di Playa Taurito

Fataga, Roque Nublo, Pico de las Nieves
data: 27.08.2022
distanza: 100km
dislivello: 2510d+
bicicletta: Cannondale SuperSix Evo

itinerario Komoot

Questi in realtà dovevano essere due giri, uno verso Fataga e la Valle delle Mille Palme e l’altro verso Roque Nublo e il Pico de las Nieves, poi non chiedetemi perché ho deciso di fare tutto insieme. Il giro è decisamente impegnativo, inizia con una salita regolare fino a Fataga, dove prima di raggiungerla c’è uno spiazzo per osservare i canyon sottostanti, bellissimo. Poi si scende un po’ e si comincia con la salita che porta fino ai 1949m del Pico. È una salita costante e non troppo impegnativa, ma dovete mettere in conto che arrivate già con poco meno di 1000 di dislivello nelle gambe, del caldo costante e di qualche pezzo di asfalto un po’ sgretolato proprio nei chilometri finali, che sono anche quelli dove ogni tanto si va in doppia cifra di pendenza. Al ritorno bisogna poi risalire a Fataga per scollinare ma sinceramente ero talmente contento per il giro che l’ho fatta di slancio. Da lì poi è tutta discesa.

la balconata in cima a Pico de las Nieves

Faro de Arinaga
data: 28.08.2022
distanza: 55km
dislivello: 510d+
bicicletta: Cannondale SuperSix Evo

itinerario Komoot

Un giro piacevole verso un bel paesino con il suo faro su un piccolo promontorio. Sarebbe l’ideale per fare uno scarico attivo se non fosse che quel tratto di strada è sferzato costantemente dal vento forte, sia laterale che contrario. Al ritorno quando va bene si viaggia di brutto però.

il faro di Arinaga

Ayagaures
data: 30.08.2022
distanza: 40km
dislivello: 650d+
bicicletta: Cannondale SuperSix Evo

itinerario Komoot

Questo giro come chilometraggio e dislivello sarebbe quello classico che faccio a Torino nei giorni in cui ho poco tempo perché magari lavoro al pomeriggio. Con la differenza che qui si parte dall’oceano e, in pochissimi chilometri, si finisce all’interno di un canyon degno di un film western. C’è anche una breve deviazione verso la diga e poi si riprende il serpentello. Unico dubbio che mi è venuto, incontrando solo ciclisti che scendevano, è di averlo fatto dal lato più duro (confermato poi da Strava e Komoot).

la vista spettacolare sul barranco

Pico de Bandama
data: 02.09.2022
distanza: 62km
dislivello: 1190d+
bicicletta: Cannondale SuperSix Evo

itinerario Komoot

Questo è l’unico giro che non ho iniziato da “casa” perché avevo ancora addosso la pioggia e il vento presi il giorno prima e, visti i nuvoloni in cielo, non volevo replicare. Mentre mi recavo in auto fino alla città di Aguimes ho preso altra pioggia ma arrivato a destinazione ha smesso. Giro da non sottovalutare, la salita al Pico non è difficilissima ma presenta una rampa al 18% che sembra non finire mai e altre due al 15% che per le ginocchia sono un toccasana. Il ritorno è stato il solito saliscendi tra i barranco (canyon) ma con le nubi gonfie e la temperatura vicina ai 30º non è stata una passeggiata. La vista della Caldera de Bandama, ripaga però ogni sforzo!

l’arrivo al Pico de Bandama

Barranco de Guayadeque
data: 03.09.2022
distanza: 83km
dislivello: 1510d+
bicicletta: Cannondale SuperSix Evo

itinerario Komoot

Come ultimo giro non potevo farmi mancare questo barranco! Si parte subito con le raffiche di vento per i primi venti chilometri, poi ci si inoltra verso Aguimes e diminuiscono. Si imbocca una strada con pendenza costante al 9/10% su un asfalto così bello che non si fatica neanche tanto. Sulla strada incrocio qualcuno che fa picnic e un paio di ristoranti incastonati nelle rocce del canyon. Poi arrivano gli ultimi 3 chilometri e con questi sparisce ogni singolo soffio di vento e si va su tra il 12 e il 14% costanti, sotto il sole, dritto in testa. Non ricordo altre occasioni in vita mia in cui ho usato un po’ dell’acqua che avevo nella borraccia per spruzzarmela sulla testa. Anche quando il Garmin ha segnato che la salita era completata ho deciso di proseguire fino alla fine della lingua d’asfalto, poco più su. C’è un bel bar ristorante anche questo scavato all’interno della roccia. La vista è un riassunto di quello che ho osservato salendo. La discesa è fulminea e facile, al ritorno decido di allungare virando verso Santa Lucia e scansando qualche chilometro di vento, ma poco.

il tornantone da cui si comincia

Questi sono i giri che ho fatto a Gran Canaria, ce ne sarebbe poi un altro ma è semplicemente una trentina di chilometri schiaffeggiato da pioggia e vento.

La Bici

Come spesso accade nelle mie vacanze che richiedono una tratta aerea preferisco il noleggio ad imbarcare una delle mie bici, è un modo per preservare le mie ma anche e soprattutto per provare bici diverse.

Questa volta ho scelto una Cannondale SuperSix Evo, montata Ultegra, freni a disco idraulici. È una bici che ha un ottimo telaio ma che si vede che nella sua carriera ne ha subite tante dai precedenti utilizzatori e, per quanto lo staff di FreeMotion abbia fatto un buon lavoro di manutenzione e setup, si sente che ha visto tempi migliori.

Tralasciando questo, l’ho trovata molto reattiva ma allo stesso modo comoda in salita. In discesa mi è sembrata facile, agile e sicura, nonostante gli pneumatici non fossero proprio freschissimi. In pianura viaggia bene ma anche qui ho trovato un po’ di limiti nelle ruote e, di nuovo, negli pneumatici, sarà che sono abituato bene sulle mie bici. 

In conclusione la reputo una bici che con ruote diverse e una posizione e attacco manubrio differenti non mi dispiacerebbe avere tra le mie.

Cannondale SuperSix Evo