Australia road trip 2015

Nel 2015 ho passato circa un mese in Australia. Nella prima parte del viaggio, da Byron Bay a Cape Tribulation, ho noleggiato un furgoncino attrezzato mentre nella seconda ho viaggiato lungo la Great Ocean Road con Viola e Michela a bordo del loro furgone Berta. 

Quello che segue dopo il video non è un vero e proprio racconto di viaggio ma una trascrizione di qualche breve nota trovata sulla Moleskine che avevo con me in quei giorni. 

Dubai, 5 aprile 2015, 23.22

Da Milano a Dubai son poco più di 5 ore, volo non pieno, si stava bene, cibo buono, comfort a bordo anche. Bello il terminal 3 dell’aeroporto di Dubai, tre ore di scalo e poi si parte alla volta di Sydney. Finalmente ho la possibilità di vedere l’Australia. 

Brisbane, 7 aprile 2015, ore 22:07

Entri nell’unico fastfood aperto di Brisbane, ordini un menù a caso e taaac Wagyu giapponese.

Ore 23:07

Chiudo la giornata con 19,2km di cammino totali, tra Sydney stamattina e Brisbane stasera. Ho visto l’Opera House, fantastica opera di architettura. Sono riuscito ad attivare la sim australiana. I prezzi di acqua e trasporti sono una bella fucilata, ma da domani avrò il mio furgoncino. All’uscita di Bondi Junction c’era il diluvio accompagnato dal vento, che mi hanno fatto rimandare la visita a Bondi Beach.

Questa sera invece a Brisbane mi sono subito affidato ad un taxi per arrivare in albergo e subito dopo sono uscito a camminare per vedere la città in notturna. Bella ma quasi tutto chiuso, vedremo domattina.

Rainbow Beach, 9 aprile 2015, ore 19:48

Comodo nel mio Suzuki dopo una giornata passata a guidare. 

Byron Bay ieri mi è piaciuta molto, atmosfera rilassata, hippie costruita o reale boh, un faro bellissimo su una collina ripida. Il primo bel tramonto della vacanza.

Surfers Paradise invece è stata una deviazione per aver conferma di quanto mi aspettassi: un posto pieno di palazzoni, ideale per comitive festose. Le onde nell’oretta che son stato lì erano nulle.

In una rest area ho finalmente provato la cucina del furgoncino, funziona, neanche tanto lenta.

Sono arrivato qui appena in tempo per il tramonto, guidando attraverso una bella stradona tutta salite e discese in mezzo al verde, mi fermerò due notti.

Rainbow Beach, 10 aprile 2015, ore 19:38

Ieri ho dimenticato di citare l’aneddoto dell’harleyista che in autostrada mi ha salutato dapprima con le corna e poi con una imitazione di chitarra rock! ispirato dagli adesivi del mio furgoncino.

Oggi è stata una giornata rilassata, con camminata sulla spiaggia e pasti veri sia a pranzo che a cena. Domani si riparte.

Agnes Water Seventeen Seventy, 11 aprile 2015, ore 20:31

Due città che poi sono una che poi non sono neppure una viste le dimensioni. Stamattina sono partito con il diluvio, poi dopo un paio d’ore la situazione è migliorata, passato il piccolo timore di restare senza benzina sono arrivato ad Agnes Water per l’ora che avevo previsto. Sensazioni strane, sembra deserta ma alcune strutture ricettive sono in no vacancy, in giro poca gente, in spiaggia anche meno. Spiaggia bella, onde di poco conto, qualcuno in acqua. Seventeen Seventy invece è poco più avanti, porticciolo, punto di sbarco di Cook. Ne ho approfittato finalmente per una nuotata. 

Yeppoon, 12 aprile 2015, ore 12:17

Aspetto il fish and chips, sono arrivato qui dando un passaggio all’olandese Sam e all’americana Katie, due ragazze carine che erano rimaste bloccate ad Agnes Water a causa di casini con i trasporti, o così mi pare di aver capito. Sosto qui per non farmi fino a Eungella tutta d’un tratto.

Broken River, Eungella National Park, 13 aprile 2015, ore 19:17

Capisco ora a cosa servono i furgoni wicked con la possibilità di accedere al tetto, a godersi le notti come queste, buissime e piene di stelle. Tante, vicine, nitide, non credo di averne mai viste, se non forse nella nottata del peyote a Sayulita nel 2003. 

Tornando al parco naturale, ho camminato un po’ nei sentieri, dopo vari tentativi ho visto qualche ornitorinco, che bellini!

Arrivando in qua mette in soggezione il cartello che indica che da quel punto in avanti non ci sono più benzinai, ho rabboccato il pieno. La salita che porta ad Eungella (che si pronuncia Yunghela) è un bel tratto al 12% che dura 4,5km, immerso nel verde. Sarebbe fantastico farlo in bici da corsa, ma ci sono alcune griglie sulla strada che già col SuZakku stavo saltando in aria.

Per il campeggio son dovuto tornare in una zona dove c’era rete, scaricare un browser alternativo, registrarmi e pagare poco meno di 6$ per poter poi tornare qui nell’area campeggio libera. Ho cucinato del basmati con tonno ed è arrivato il buio vero, puntuale. Ci sono un’infinità di stelle e sono tutte a pochi metri da me.

Airlie Beach, 14 aprile 2015, ore 17:04

Dal caldo atroce, ancora con il sole che si prepara a tramontare arriva la pioggia. Per fortuna il bucato l’ho asciugato con l’asciugatrice e non steso al sole. Il camping è un po’ fuori dalla cittadina, leggendo i commenti di camping più centrali la notte c’è molto movimento e quindi caos. Ho già prenotato per domani il tour alle Withsundays. 

Stamattina mentre guidavo da Eungella a qui mi chiedevo come avrei riempito lo spazio fino a Cairns, poco fa ho trovato la soluzione: Townsville e Magnetic Island. A metà strada esatta, una città che dovrebbe essere interessante ma soprattutto un’isola piena di koala. Con l’itinerario ideale sono in anticipo di un giorno quindi va benissimo.

Airlie Beach, 15 aprile 2015, ore 20:42

Sembra che la mia Nikon non abbia gradito quanto me lo snorkeling presso la Grande Barriera Corallina, le foto sono salve, la fotocamera fatica a partire. Domani vedo di prenderne un’altra se questa non si riprende.

Le isole sono davvero un paradiso, strano, foresta e spiaggia, disabitate ma con servizi igienici perfetti, sti australiani sanno come gestire i parchi naturali. L’escursione in barca è stata divertente, tanto bagnata ma divertente. Ho cenato con un fish and chips di Red Emperor e al ritorno ha di nuovo diluviato, poco male, ormai ho una buona confidenza con il furgoncino.

Domani riparto verso nord, Townsville e Magnetic Island.

Townsville, 16 aprile 2015, ore 20:30

Giro infruttuoso a Magnetic Island, sono arrivato tardi per l’ultimo giro al Koala Sanctuary, e nel trail sul Forte non ne ho avvistato nessuno. 

Ho comprato una compatta Olympus che è una bomba e stasera la Nikon ha ripreso a funzionare, per ora userò la nuova. Look vintage ma caratteristiche e prestazioni al top! 

Port Douglas, 17 aprile 2015, ore 21:04

Stamattina sono stato al Billabong Sanctuary ed ho finalmente visto koala e canguri, coccodrilli e altro, quando sono però arrivato ad una grande voliera e ho visto la maestosa aquila che c’era dentro mi son sentito triste e sono andato via.

440km dopo sono arrivato a Port Douglas, saltando Cairns perché tanto ci andrò per riconsegnare il van. La Captain Cook Hwy è molto scenografica con le sue curve tra mare e foresta. All’arrivo pioggia, ne ho approfittato per fare un bucato fatto bene e una bella doccia.

Port Douglas, 18 aprile 2015, ore 19:53

Quando si dice il caso: ho optato per andare a cena con il minivan anziché a piedi nonostante si tratti di meno di due chilometri e poco dopo esser partito, nemmeno a metà strada, il diluvio universale! 

Stamattina invece c’è stata un po’ di tregua ed ho avuto modo di vedere la selvaggia e, a quell’ora, deserta Four Mile Beach. Una piccola striscia di sabbia tra oceano e foresta pluviale.

Poi ho girato il resto della cittadina, procurandomi anche una prolunga elettrica visto che ho a disposizione la corrente.

Il pomeriggio l’ho dedicato al relax, ad una pre-pulizia del furgone ma soprattutto ad organizzare i prossimi giorni.

Port Douglas, 19 aprile 2015, ore 7:37

Leggo qualcosa su Cape Tribulation prima di dirigermici. Il nome lo deve a Cook che si incagliò con la nave a Endeavour Reef. Non è molto distante da qui, un’ottantina di chilometri, ma è tutta strada tra foresta e costa e ci sarà anche da prendere un traghetto a funi. Colazione e si parte.

Cape Tribulation, 19 aprile 2015, ore 11:29

Sotto una tettoia da picnic aspetto qualche istante che passi la pioggia. 

Qui finisce la prima parte del mio giro in Australia, da Byron Bay a Cape Tribulation attraversando il Queensland con il minivan Suzuki della Wicked. Ho attraversato città, campagne, foreste, spiagge e isole. Ho nuotato nella Grande Barriera Corallina e visto un sacco di piante e animali mai visti.

Cairns, 21 aprile 2015, ore 14:42

Ho riconsegnato il Van nonostante lo avessi a disposizione fino a domani, almeno non dovrò farlo domattina e potrò andare direttamente in aeroporto.

Dopo un paio di settimane di van è stato strano stanotte avere a disposizione gli spazi di una camera d’albergo. Mi trovo all’Hides, albergo del 1885, con un upgrade gratuito sulla camera.

Cairns è strana come città! in questa zona in particolare è molto marcata la presenza asiatica: cinesi, tailandesi e vietnamiti. C’è una laguna artificiale balneabile come la trovai più a sud, ad Airlie Beach ma più grossa e meno fascinosa.

Sto approfittando di questi due giorni per riposare come si deve e riorganizzare i miei zaini, oltre che per i soliti regalini e cartoline, backup delle foto e lavanderia.

Cairns Airport, 22 aprile, ore 11:20

L’aereo per Brisbane partirà con mezz’ora di ritardo, spero la coincidenza sia spostata.

Prima ho preso quello che speravo fosse un buon muffin bacon&egg che invece faceva cagare ma la cosa strana è che una delle tizie mi ha fatto venire il dubbio di aver dimenticato il resto di 10$. Dopo un’oretta buona di ragionamenti e calcoli son tornato a chiedere ma non era così, boh.

VA782, 22 aprile 2015, ore 14:28

Il volo su cui mi trovo è partito con più di mezz’ora di ritardo, dubito riuscirò a prendere la coincidenza, spero non ci siano problemi e mi riproteggano sul volo successivo.

Brisbane, 22 aprile 2015, ore 16:01

A causa del ritardo il volo è perso, toccherà volare su Melbourne e poi su Adelaide, arriverò qualche ora dopo ma sempre in serata.

Da qualche parte in volo tra Brisbane e Melbourne, 22 aprile 2015, ore 17:51

Tramonto infuocato dall’oblò dell’aereo, wow! Alterno playlist da Berlin Calling a Doctor Who per poi rilassarmi con Jack Johnson.

Murray Bridge, 24 aprile 2015, ore 9:36

Andiamo via dalla rest area pressati da un vecchio della “sicurezza” su segnalazione di una vecchia con cui poco prima avevo avuto uno strano incontro nella toilette delle donne (unica toilette) in cui mi trovato a lavare una tazza. Pensavo che la vecchia scherzasse ma era serissima, “woman toilette, get out”. Non credo mi sia mai capitata una cosa del genere, incredibile quanto si possa essere rincoglioniti dall’età!

Ora sono sul vecchio Toyota Hiace con Viola e Michela e procediamo verso la costa.

Beachport, 24 aprile 2015, ore 17:38

Poco più di trecento chilometri più a sud, sul mare, in campeggio. Finalmente ha smesso di piovere ma la temperatura non è comunque calda, stanotte provo a dormire sopra.

Great Ocean Road, 26 aprile

Bay of Islands, Bay of Martyrs, Falls of Halladale, Peterborough, The Grotto, London Bridge, The Arch, Port Campbell, Loch ard Gorge & Thunder Cave,Twelve Apostles.

Princetown, Great Ocean Road, 26 aprile 2015, ore 19:13

Su Berta, asciutti e puliti dopo il doppio diluvio di oggi. Quelle elencate sopra sono le fermate fatte lungo la Great Ocean Road per ammirare la maestosità della natura! Uno spettacolo impressionante, di una bellezza e potenza uniche. 

Melbourne, 28 aprile 2015, ore 16:18

Sul bus diretto per l’Aeroporto Avalon, che per fortuna ieri sera ho scoperto essere ben distante dal vero aeroporto di Melbourne.

Ho salutato Viola e Michela, non dopo un breve giretto per la città ed un buon ramen. 

Negli ultimi cinque giorni è stato bello viaggiare con loro sul vecchio Toyota Hiace, non si può dire comodo, ma bello! Ho visto e scoperto un sacco di cose che nella parte iniziale di viaggio non avevo avuto modo di conoscere. 

Tra un paio d’ore ho il volo, ultimi due giorni a Bondi Beach, dove rivedrò Marta, e poi si torna in Italia. Spero che il tempo sia clemente come lo è stato ieri ed oggi, ma comunque ho una casetta tutta per me. Il diluvio dell’altro giorno è stato faticoso non tanto per la pioggia in se, quanto perché poi siamo stati in un camping che in realtà era poco più di una rest area, e per i vari vestiti bagnati ed umidi che, senza un’asciugatrice, ci mettono un sacco ad asciugare.

Sydney, 1 maggio 2015, ore 00:52

Nella zona overnight dell’aeroporto aspetto il volo. Ieri ho passato la giornata con Marta, che avevo già visto la sera prima con delle amiche una più bona dell’altra. Oggi invece, dopo aver lasciato lo zaino grosso in deposito, ho girato senza meta tutto il giorno arrivando a 23,4km di passeggiata. In serata mi sono concesso un po’ di riposo al cinema guardando The Avengers Age of Ultron e poi son tornato verso l’Opera House e l’Harbour Bridge per scattare le ultime foto.

Ora sono qui, al termine di un mese pieno di cose ma che mi sembra volato, ho sonno e sono stanco e mancano cinque ore.

Sydney, 1 maggio 2015, ore 04:23

Amy della Emirates mi ha assegnato entrambi i posti corridoio, come richiesto. Un’incredibilmente bella inglese ha chiesto la mia penna in prestito per compilare l’immigration form ed ora che ho passato anche i controlli di sicurezza aspetto l’imbarco. Sono sveglio da venti ore.