Islanda road trip 2016

Come per l’Australia anche in Islanda quello che segue dopo il video non è un vero e proprio racconto di viaggio ma una trascrizione delle note trovate sulla Moleskine che avevo con me in quei giorni.

Dedicato a Fede 💙

Malpensa, lei giovane lui di meno, tentano di impacchettare gli zaini con la pellicola trasparente da uso domestico. Il cambiavalute non è sconveniente ma al limite della truffa.

All’imbarco bagagli incontro atleti non più giovani iscritti alla Iceland Run, una corsa di 110km su più giorni.

4.sep

Reykyavik è compatta e si gira bene, il clima è stato clemente limitandosi al vento gelido ma senza pioggia. È diversa da ogni altra città abbia mai visitato e me lo aspettavo. La chiesa Hallgrimskirkja stanotte sembrava meno imponente di quello che in realtà è, i prezzi di ogni cosa invece sono alti come pensavo.

6.sep

Anche oggi, come ieri, ho guidato molto, anche troppo. Se ieri ne ho fatti 396 per raggiungere e girare la penisola di Snaefells, ammirando il famoso vulcano e vaneggiando a piedi per una decina abbondante di chilometri per i fari sull’oceano, oggi per Fiordi occidentali e ritorno ne ho fatti 646. Bellissima e maestosa la cascata a Dynjandi! Molti dei chilometri fatti sono su strade non asfaltate, gravel come le chiamano qui, ma con una buona dose si prudenza il Ford basso e lungo è sopravvissuto. Ieri ho dormito sulla 60, in una piazzola lungo il mare, stasera invece non trovavo nulla ed ho rimediato un’altra piccola piazzola tra la principale 1 e una deviazione, la 714. Cogliendo il lato positivo, sono più vicino alle tappe di domani.

7.sep

La giornata di oggi è stata la più bella ed emozionante dal mio arrivo in Islanda. Ho sostato a Akureyri per un breve spuntino e poi mi sono diretto ad Husavik dove, col WhaleWatching di NorthSailing ho finalmente visto da vicino le balene! Le avevo mancate nel 2010 in Baja California, vista una da lontano in Messico, ma oggi le avevo a pochi metri di distanza, le 10500Kr sono state ben spese. Bona la guida spagnola Maria. Stasera dormo a metà strada tra il lago Myvat e le cascate Dettofoss, ci sono arrivato dopo aver dato un passaggio ad una giovane belga e aver sostato un paio di volte per far foto alle fumate di zolfo. Ed ora un timido accenno di aurora boreale! lo dicevo che era la giornata più bella! peccato non riesca a fotografarla.

8.sep

Oggi riesco ad accamparmi più presto rispetto al solito, sullo sterrato, poco fuori da Seydisfjordur. Per raggiungere questo paesino ma soprattutto quello precedente, Borgarfjordur son passato sul solito gravel ma oggi era condito da pioggia, un vento devastante e anche la nebbia. Sulla 1 ho anche visto un povero ciclista con quattro enormi borse, avanzava a passo d’uomo, anche più lento, con 6ºC.

10.sep

Oggi sono riuscito a scovare un paio di posti che non avevo in programma di visitare come ad esempio Skogafoss, una spettacolare cascata e le casette immerse nell’erba di Drangshilood. Reynisfjara è una stupenda formazione rocciosa ma il fish and chips da 2480Kr del Cafè mi ha lasciato affamato. Bello l’aereo abbandonato, ma i tre chilometri sferzati dal vento gelido per arrivarci mi hanno infastidito.

Ieri invece è stata la giornata dei ghiacci! sia per le lagune che per i ghiacciai, conclusa poi con la cascata, un’altra, di Svartifoss, una delle più belle.

Mi godo la luna a metà che ogni tanto viene coperta dalle nuvole, dall’oblò posteriore del van, senza fotografarla.

11.sep

Questa notte la passerò in un camping, più precisamente di fronte a Geysir. Ne approfitto per fare il bucato e una doccia calda, non ne sentivo la necessità viste le temperature e le salviette, ma ne avevo davvero voglia.

12.sep

Stamattina, con la visita nel gelido vento a Gulfoss, ho concluso il programma che mi ero studiato ed ora sto improvvisando. Attualmente mi trovo a meno di due chilometri dalla caverna di lava di Vidgelmir e, ovviamente, c’è un vento fortissimo. Passerò la notte sul bordo della 518, strada non asfaltata che mi ha condotto qui. Domattina visito la caverna e poi torno giù verso Keflavik. Oggi sulla strada ho trovato un paio di posti molto interessanti, come ad esempio il cratere Kerid.

13.sep

End of the Road. Mi trovo a Garud, cittadina con due fari poco a sud di Reykjavik. Questa mattina la visita alla lava cave mi è costata 6500 inaspettate corone, ma ero lì e avevo fatto molta strada per arrivarci.

Ora sono qui, che sorseggio un matcha in riva all’oceano, a breve salirò sul più vecchio dei fari. Passerò la notte qui, costa poco e nei dintorni non ho visto molti posti per fermarsi gratis. Il simpatico tizio che gestisce il caffè del faro dice che ci sono molte probabilità di vedere l’aurora, in cielo non c’è una nuvola.

Puntuale, dopo le 22:00, ha fatto la sua comparsa. Questa volta sono anche riuscito a fotografarla.

14.sep

Giornata piena di vento e pioggia, ho girato un sacco ma riuscendo a vedere e fare ben poco.

16.sep

Oggi si comincia male, sono passato alla guesthouse a chiedere di lasciare lo zaino grande e non hanno un deposito custodito. Mi hanno mostrato la camera e il bagno non è all’interno ma sul corridoio, chiuso a chiave, ma per privato si intende che il bagno sia dentro e non fuori. bah.

17.sep

Sul volo di ritorno, stranamente non dormo. Da questo viaggio, seppur breve, ho imparato qualcosa di nuovo. Ad esempio a pianificare meglio il tempo da dedicare alle attrazioni, perché se è vero che i trasferimenti durano più o meno il tempo di guida stimato, le cose da vedere non sempre richiedono il tempo che si pensa.

In tutto ho guidato circa 3559km e camminato poco più di 120km. Il Bassotto, il Transit Connect a passo lungo, si è comportato bene e anche le Adidas Supernova. Ho pensato più volte all’alternativa Jimny + guesthouse e ostelli, ma avrei speso decisamente di più e non avrei avuto la stessa libertà.