Bianchi Specialissima PRO (2024)

Sono molto sincero, quando due anni fa ho dato via la BMC SLR01 per passare alla Bianchi Infinito, l’ho fatto perché a 41 anni volevo una bici da corsa più comoda e rilassata, per fare giri lunghi ma senza la necessità di un mezzo estremamente competitivo. Poi le cose sono cambiate, sono passato da una gravel in acciaio a una in carbonio, le mie condizioni fisiche e le mie prestazioni sono migliorate, e mi son detto che forse una bici da corsa un po’ più spinta poteva fare al caso mio. In contemporanea a La Vuelta 2023 iniziavano a vedersi le prime immagini, seppur camuffate, della versione 2024 della nuova Specialissima, bene, da lì a pochi giorni sono passato dal mio rivenditore di fiducia e l’ho ordinata.

Se sul sito del produttore la destinazione d’uso viene indicata come gara e non allenamento o uso quotidiano un motivo ci sarà! ma cerchiamo di essere lucidi e analizzare questa bici.

La versione RC è la più tirata, con addirittura una verniciatura speciale per ricercare la leggerezza estrema, vincitrice del DESIGN & INNOVATION AWARD 2024. La versione COMP invece è quella più accessibile, per modo di dire visto che siamo comunque poco sotto i 5000€. Tutte hanno gruppi elettronici.

La versione Pro di questo articolo è a metà della gamma, un po’ più spostata verso la RC rispetto alla Comp.

Monta un gruppo Shimano Ultegra Di2 a 12 velocità, tutta la componentistica è in carbonio Reparto Corse Bianchi, trovate la scheda tecnica completa a fondo pagina. Le ruote sono Velomann (quindi sempre casa Bianchi) modello Palladium da 33mm con pneumatici Pirelli P Zero Race da 26.

La bici di cui vi sto scrivendo è totalmente di serie, fatta eccezione per la sella, che è la mia solita Fizik Antares R1 carbon, che comunque pesa come quella che viene fornita da Bianchi. Nello specifico, in taglia 50, pronta all’uso, quindi con pedali, portaborracce e sensori Garmin montati, la bilancia ha fatto segnare 7,3kg.

La Specialissima Pro mi ha stupito fin da subito per quanto sia veloce. In salita, in pianura, in discesa, ovunque. E questo mi sento di confermarvelo dopo un bel po’ di chilometri e soprattutto di metri di dislivello pedalati.

Ma attenzione, non lo dico io, lo dice il cronometro. Per quanto non sia una persona troppo fissata con i segmenti Strava ad ogni uscita vengono fuori tempi migliori dei precedenti, a volte di qualche secondo, a volte addirittura di minuti. E se ve lo state chiedendo, no, non credo che sia tutto merito della mia preparazione invernale sui rulli.

Il telaio dalle linee fini è rigido il giusto per darvi sempre quella sensazione di scattare in avanti ogni qual volta proviate a rilanciare, che sia in pianura o su un tratto di salita dura. Sia questa versione Pro che la RC hanno la piega e l’attacco manubrio in un’unico pezzo, dal design aerodinamico. Non preoccupatevi, in condizioni di vento, anche forte, si sente davvero poco, si vede che è stato fatto un ottimo lavoro di aerodinamica.

Visto che l’ho appena citato, parliamo di quello che è il componente che più mi dava dubbi al momento di ordinare la bici, il manubrio. I miei dubbi erano più che altro sulla non possibilità di regolazioni in lunghezza. In realtà, come ci si può aspettare, a seconda della taglia del telaio è molto ben proporzionato. Se invece si hanno esigenze particolari dovute magari a braccia e busto più lunghi o più corti della media purtroppo va cambiato tutto, ma questo è il prezzo da pagare quando si vuole una linea pulita e aerodinamica. La parte orizzontale della piega non ha la classica forma rotonda, si è optato per una linea leggermente aerodinamica ma niente di eccessivamente piatto o di troppo scomodo. La piega è larga 38cm (sulla Bianchi Infinito avevo la classica 42) e non essendo abituato mi è sembrato inizialmente di avere tra le mani una bici per bambini. Quando invece mi sono trovato ad affrontare la prima discesa e mettermi giù in presa bassa, ho avuto l’impressione di mettermi in carena come su una moto da corsa o di immergermi nel cockpit di un aereo da caccia.

E da qui prendo lo spunto per parlarvi di come si comporta in discesa. Come dicevo è una bici veloce e precisa e, dati alla mano, sono stati sgretolati parecchi dei miei tempi migliori, sempre con la mia guida prudente e con pochi, anzi pochissimi rischi. 

La salita è il suo ambiente ideale, sia che si tratti di salite dolci e regolari ma anche e soprattutto su quelle più dure, dove, se li avete nelle gambe lei è pronta a trasformare ogni watt in una spinta in avanti. 

Le ruote, in carbonio, sono una piacevole sorpresa, certo non sono ruote ad alto profilo per velocisti come non lo è questa bici, ma posso garantirvi che scorrono davvero bene. Sono relativamente leggere, intorno ai 1450gr. In un ciclismo dove ormai dal 28 si sta passando addirittura a coperture da 30, ho trovato strano trovare dei copertoncini da 26, probabilmente per andare a limare ancora qualche grammo? non lo so. Le Pirelli P Zero Race scorrono bene e hanno un’ottima tenuta, anche sugli asfalti meno belli, ma a parer mio questa misura fa sembrare la bici meno comoda di quanto in realtà sia.

Anche questa Specialissima è dotata del sistema Countervail di Bianchi, quel Cv che vedete sul forcellino posteriore, che va a smorzare quanto più possibile le vibrazioni ma, e qui concedetemi il confronto con la mia bici precedente, la Infinito, si percepisce decisamente meno. D’altra parte non si può avere tutto, ma non fraintendetemi, ho già fatto qualche giro lungo e con tanto dislivello e sono tornato a casa senza alcun dolore o fastidio, e tenete presente che devo ancora fare la posizione in sella. Quindi non vedetela come una bici scomoda, è semplicemente più orientata alle prestazioni che alla comodità.

In conclusione è una bici da corsa, anzi, da gara, progettata per chi cerca la prestazione e, anche se sinceramente io non sono proprio la persona più competitiva al mondo, mi ci sto trovando benissimo, mi sta dando delle ottime sensazioni e delle grandi soddisfazioni. Non è una bici con cui fare la passeggiata per prendere il caffè con gli amici, a meno che i vostri amici non vadano molto forte e per raggiungere il bar ci siano svariati metri di dislivello da affrontare.

Se potessi tornare indietro la ricomprerei? assolutamente sì, la RC a parer mio è ad un livello di prestazioni che non riuscirei a sfruttare e poi sinceramente visto il prezzo dovrei adottare una dieta basata su aria e acqua a cui non sono pronto.

Scheda Tecnica dettagliata:

Telaio: Specialissima PRO carbon HighModule con Bianchi CV (taglia 50)
Forcella: Specialissima PRO full carbon HighModule con Bianchi CV
Trasmissione: Shimano Ultegra Di2 RD-R8150
Guarnitura: 52x36T
Pedivelle: 170mm
Pacco pignoni: 12v 11-34T
Freni: Shimano BR-R8170, Center Lock 160mm
Ruote: Velomann Palladium 33m carbon
Pneumatici: Pirelli P ZERO Race 26-622
Manubrio, Piega: integrato Reparto Corse Carbon
Reggisella: Specialissima Aero Reparto Corse Carbon
Sella: Fi’zi:k Antares VS R1 (di serie Velomann Mitora 139 Carbon)
Pedali: Look Keo Carbon Ceramic Ti
Portaborracce: S-Works