Venice

La notte passata all’Holiday Inn vicino all’aeroporto di Los Angeles è stata una scelta strategica per spezzare la distanza tra le Hawaii e l’Italia e per poter tornare in uno dei miei posti del cuore. 

Mentre il simpatico e anziano facchino tiene da parte i miei bagagli io prendo un Uber e raggiungo Venice. Alla visione di quella scritta, V E N I C E, non mi sembra che siano passati più di dieci anni dall’ultima volta che sono stato qui. Qui ci sono stato con alcuni dei miei più cari amici, ci sono stato da solo quando iniziavo il mio lungo viaggio in centro e sud America e ci sono stato anche in giornata con la mia fidanzatina di San Diego. Ogni volta è emozionante e ogni volta sembra sempre uguale, sembra che il tempo qui si sia fermato. Si certo ora ci sono auto più moderne, addirittura i monopattini elettrici, ma il molo è sempre quello, i palazzi e i murales identici, lo skatepark con le sue piscine e tutto il resto.

Passerò la mia ultima giornata di vacanza camminando fino al Pier di Santa Monica, con il suo iconico lunapark e il cartello che indica la fine della Route 66 e la fine di quest’avventura.