BIBLICAL

Certo che sono di parte, non potrei essere altrimenti visto che ascolto gli Oasis dal 1994 e i Kasabian dal 2009 quindi sarò breve! I Kasabian, anche senza Tom, sono energia allo stato puro con quel fabbro di Ian e il caldissimo Sergio!

Si spengono di nuovo le luci, parte Fuckin’ in the bushes, boato! Sugli schermi appaiono tante parole, da rasta a biblical. Poi arriva lui, Liam, e mette subito le cose in chiaro “questo è un concerto rock’n’roll non uno show televisivo”. E così è stato! Scaletta mista tra pezzi degli Oasis e pezzi suoi, sia dell’ultimo album che dei precedenti. E lo ripeto, certo che sono di parte, ma a me è sembrato più in forma che in passato.

Come tre anni fa, l’iPhone l’ho tirato fuori dalla tasca poche volte, gli occhi, le orecchie e il cuore erano rivolti al palco e a ciò che mi circondava.

Sono passati tre anni dall’ultima volta che ho visto Liam dal vivo e qualcuno in più per ciò che riguarda i Kasabian. Mi son sentito come ad una rimpatriata, con amici e conoscenti che non vedevo da un po’ e proprio come capita in quelle situazioni c’è di tutto, dai coetanei che hanno messo su famiglia al tipico ragazzotto inglese col fisico forgiato dall’alcol, qualcuno più giovane nelle prime file e poi sì, c’è anche lui, quello caldo come un boiler che tende a coinvolgere un po’ tutti.

Infine che dire di Lucca, prima del concerto ho passeggiato un po’ sulle mura e tra i vicoli, da quel poco che ho potuto vedere è proprio carina. Sono sincero nel dire che non mi sembra la location adatta ad eventi del genere ma, hey, questo Lucca Summer Festival è stata una bellissima esperienza in un luogo fantastico.

Non mi dilungherò più di tanto su quello spezzatino di lavori in corso e deviazioni che è l’autostrada, come al solito, vergognosa.