In Puglia, per la precisione in Salento, ci sono stato un’infinità di volte essendo il luogo di nascita dei miei genitori. Quindi, cosa vi aspettate che vi scriva? Di come sono o non sono cambiate le cose negli ultimi quarant’anni?
Credo che tutti sappiate che il tacco d’Italia è quel luogo con paesaggi naturali ammirabili, un mare bellissimo, anzi due! diversi stili architettonici, non solo a Lecce ma in ogni singolo paesino si trova qualcosa di valido e, ovviamente, una tradizione culinaria super calorica, ma non solo. Tanta terra rossa, tanta campagna ma purtroppo anche tante distese di alberi di ulivo sterminate dalla Xylella (un po’ più a nord, verso il barese invece ce ne sono tanti e in salute).
Quest’anno ho girato un po’ più del solito in bici per scoprire qualche luogo nuovo oppure per vedere diversamente posti che conosco da quando sono nato. Ho portato quella arancione, la gravel, non mi sembrava sensato portare la bici da corsa, non ci sono salite degne di quel nome e gli asfalti non sono proprio eccezionali. La temperatura di fine agosto invece è perfetta, calda ma non insopportabile, con il vento che rinfresca ma senza essere un pericoloso ostacolo. Questo è anche il periodo in cui le folle di vacanzieri vanno via. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal rispetto degli automobilisti, che ti sorpassano alla giusta distanza e velocità. Poi certo ci sono anche quelli che con auto modernissime, dotate di tutte le ultime tecnologie, parlano ancora al telefono tenendolo attaccato all’orecchio, guidano in maniera approssimativa e magari buttano le cartacce dal finestrino, ma questo succede ovunque.
Non vi racconto altro, mi viene difficile essendo luoghi visti infinite volte, vi lascio un po’ di foto qui sotto, è più facile.