Marocco 2016

Credo di aver prenotato il volo per il Marocco in uno stato di semi incoscienza visto che non sono mai stato particolarmente attratto dal nord Africa. Di seguito qualche appunto che ho trovato sulla Moleskine che avevo con me.

Il volo è puntuale, la dogana abbastanza veloce, il clima che fino a due minuti fa era buono ora sta scaldando. Raggiungere il riad tra le stradine della medina di Marrakech non è stato per niente facile. Non ci sono nomi delle strade e non ci sono indicazioni, tranne qualcuna, scritta a bomboletta spray sui muri, ma chiedendo ad un paio di giovani farabutti ci sono arrivato.

 

L’escursione verso la catena montuosa dell’Atlante si riassume così: i paesaggi erano belli, la cascata anche, le spagnole pure, l’unica pecca, ma me l’aspettavo, era il costante tentativo di estorcere denaro, dalle soste nei negozi conosciuti, in strada e poi al ristorante. Col gruppetto di spagnole ci siamo trovati un altro posto e via. 

Stasera provo a rifare la doccia visto che sia acqua calda che luce ora funzionano, ora ceno aspettando il tramonto sul terrazzino del Cafe Laârous

02/05/2016

ricapitolando la giornata di oggi direi che a differenza dell’impatto del primo giorno anche la Medina e il caos non mi dispiacevano, certo resta comunque difficile orientarsi ma fa parte del fascino di questo posto. 

Il Jardin Mejorelle era evitabile, voglio dire, carino ma decisamente costoso visto che non ci si mette più di quindici/venti minuti a vedere tutto. 

 

Il tassista mi ha convinto ad evitare La Menara per scegliere la Palmeraie, e lì si trovava un suo conoscente per il tour in dromedario. Ho gentilmente rifiutato il tour e salutato l’autista che si era proposto di aspettarmi dicendo che la città era a oltre 10km, grazie al Garmin ho visto che era a meno di 5 e c’è una bella differenza. Ho vagato un po’ per quell’accenno di deserto pieno di sabbia e palme e poi son tornato verso la Medina.

Quasi per caso sono riuscito a trovare la Maison de la Photographie e, poco dopo, la Medersa Ben Youssef. Ecco, qui i 20 Dirham di ingresso sono più che meritati. L’architettura interna della struttura vale veramente una visita, non solo per il cortile interno e le numerosissime decorazioni ma anche per le tante stanzette, veri e propri loculi, che erano riservati agli studenti.

Un tizio oggi mi ha urtato con la motoretta, strano solo uno visto come guidano, si è subito fermato a scusarsi, non l’avrei mai detto.

 

03/05/2016

si parte per Essaouira con il van dell’altro giorno, il cielo è grigio e l’aria fresca.

E anche oggi sosta alla cooperativa, sosta all’alberello con la capra. A me interessa arrivare sull’oceano. 

Un po’ di relax dopo la grigliata di pesce nella zona portuale di Essaouira e un giretto nella medina. È decisamente più piacevole e vivibile rispetto a Marrakech e questo me lo

aspettavo. È piacevole passeggiare vicino all’oceano e gustarsi le fortificazioni e la città.

Un’oretta aspettando il tramonto nonostante le nuvole, son tornato a fare i pensieri e ragionamenti che faccio ogni volta che mi ritrovo da solo davanti al mare. Poi una cena veloce e lo spettacolo infuocato del sole che sparisce dietro l’oceano. “But the little things they make me so happy all I want to do is live by the sea”

04/05/2016

Pioggia con sole, sole con pioggia, in conclusione ho camminato tanto anche oggi tralasciando l’idea di andare a correre. Dopo pranzo invece è uscito il sole. Stamane ho percorso il porto fin dentro e poi ho seguito tutta la spiaggia fino alla fine.

Contro ogni previsione una corsetta l’ho fatta, giusto 5km sul lungomare e col ritorno controvento, ma almeno un piccolo allenamento in terra africana l’ho portato a termine.

Cena in un ristorantino tipico con la seduta a svacco Dar Al Houma, bistecca ottima!

Il tramonto di questa sera l’ho condiviso con Abdul, un capitano di peschereccio di 71 anni che negli anni ’80 viveva in Italia.

 

05/05/2016

seduto a bordo spiaggia, vento pazzesco, guardo la gente coi kite, cambio posti, panchine, scenari.

Puntuale si riparte col van verso Marrakech, sosta bisogni, sosta multa per eccesso di velocità, sosta nella medina poi ho dovuto dirgli che ero in un altro hotel perché il tizio dell’agenzia non gliel’aveva detto.

Hotel nella zona nuova della città, lo si capisce dalle case e dalle auto circostanti. Hamburger, bagno caldo e buonanotte Marocco.