53 giorni + 1 (la mia quarantena)

Sono stato 53 giorni a casa senza uscire se non per portare la spazzatura giù in cortile, non sono mai andato a fare la spesa e a portare il cane, visto che non ce l’ho. 

Sono molto sincero, la prima settimana non mi rendevo ancora bene conto di cosa stesse succedendo e l’ho presa come una breve vacanza, insomma una settimana di riposo per poi ripartire più carico. Quando ho iniziato a realizzare che i tempi sarebbero stati lunghi ho cambiato nettamente modalità, e iniziato a impiegare il tempo in maniera più produttiva e costruttiva. Attenzione, questo non significa che da un giorno all’altro abbia stravolto le mie abitudini. Mi sono seduto alla scrivania, un luogo che tra divano, terrazzo e letto, non ricordavo neanche ci fosse in casa mia ed ho iniziato a ragionare su come potessi spendere questo tempo a disposizione.

Non starò certamente a farvi un elenco di tutto ciò che ho fatto perché si riassume in un unico e semplice concetto: alla fine di ogni giornata mi chiedevo se fossi soddisfatto di come era andata e se la risposta era no allora pensavo a come avrei potuto affrontare la giornata successiva.

Infine ieri, QUATTRO MAGGIO DUEMILAVENTI inizio della fase 2, ho tolto la bici dai rulli e sono uscito a fare un giro, una sessantina di chilometri tra pre-collina e collina, senza strafare e godendomi il paesaggio e l’aria. Ero talmente contento di questa ritrovata libertà che non ho neanche avuto il tempo e il pensiero di arrabbiarmi per le solite rasette delle auto.