Goja del Pis

Ne sentivo parlare da qualche anno e ogni volta che guardavo le foto di questo posto sui social ero combattuto tra il “devo andarci assolutamente” ed il “cavolo c’è di sicuro troppa gente” e allora cosa ho fatto? Ho scelto una giornata in settimana e con il cielo nuvoloso, ho preso la bici gravel e mi sono avviato verso Almese. Il percorso è tutto asfaltato, compresi i tre tornanti assassini che portano poi all’inizio del sentiero. Sentiero che per i primi metri si può percorrere tranquillamente sia in gravel che in mountainbike ma che poi diventa pieno di rocce e soprattutto più stretto, quindi giù dalla bici e camminare per gli ultimi trecento metri. Sono sincero, è un saliscendi molto dissestato ma con indicazioni e staccionate nei punti giusti, io sono riuscito ad affrontarlo senza problemi portandomi in spalla la non leggerissima bici in acciaio, ma non nego che alcuni passaggi potrebbero essere complessi per i meno abituati a camminare.

Arrivato sul posto era proprio come me lo aspettavo, bello! Immerso nel verde, nella roccia e nel silenzio, perché la mia strategia ha funzionato, non c’erano altre persone all’infuori di me e gli unici suoni che sentivo erano quelli dell’acqua, di qualche uccello e di qualche foglia spostata da velocissime lucertole. Vi lascio qui di seguito qualche foto.

Per chi volesse andarci in auto credo che l’ideale sia parcheggiare ad Almese e incamminarsi, sulla strada ho notato diversi divieti di sosta. Per chi volesse avventurarsi in bici partendo dal centro di Torino sono circa 53km con 340d+ per andare e tornare, con le uniche difficoltà rappresentate dal tratto in salita asfaltata finale e dal sentiero che poi si stringe. Ecco l’itinerario Komoot https://www.komoot.it/tour/746047401?ref=wtd