la bici in casa

Circa un anno fa ho pubblicato un video su YouTube dove descrivevo le caratteristiche di un rullo interattivo per allenarsi in casa e tra queste evidenziavo tra i lati negativi quanto fosse noioso rispetto ad una sana pedalata all’aperto. Oggi è il 20 gennaio, fuori il tempo non è così terribile ma io da inizio anno non ho ancora fatto un’uscita in bici prediligendo le sessioni sui rulli, perché?

I motivi sono numerosi e, sembrerà strano, finalmente le mie condizioni di salute non sono prioritarie tra questi.

Ma andiamo con ordine, come dicevo la mia situazione clinica è migliorata rispetto a qualche mese fa, non sono certo ancora al massimo delle mie possibilità ma sto meglio. Le ragioni che mi convincono ogni volta a preferire l’allenamento in casa sono le seguenti:

La qualità dell’aria non è un granché, non piove quasi mai e tira poco vento. Bloccare la circolazione alle auto meno recenti serve davvero a poco se poi ci sono centinaia di vecchi furgoni che hanno i permessi più vari, signore che per accompagnare il figlio a scuola utilizzano suv enormi e impianti di riscaldamento privati e pubblici datati o non revisionati.

Le temperature al mattino sono molto basse e non sono ideali per fare sessioni di allenamento oltre le due ore, sono pieno di vestiario tecnico e non mi spaventa il freddo o un po’ d’acqua ma usando i rulli nelle stesse ore riesco a seguire allenamenti più mirati e senza rischiare di ammalarmi.

Le strade possono essere ghiacciate o sporche, lo noto ogni mattina andando a lavoro qui nel centro di Torino, pedalando verso strade meno battute, magari collinari, la situazione non è sicuramente migliore. E visto che di mio già non sono troppo fortunato ci manca solo una scivolata o un incidente.

A dicembre ho avvertito un dolore all’esterno del ginocchio sinistro, quindi per recuperare e riabilitarmi ho pagato un mese di abbonamento a Zwift, il portale di allenamento indoor, quindi finché è attivo lo sfrutto fino all’ultimo minuto.

Infine, ho detto che sto meglio ma non sono del tutto apposto e quindi avere la tranquillità e comodità qualora dovessi avere un’emergenza e necessitare del bagno è notevole.

Ora quelli più tosti mi diranno “vestiti un po’ più pesante ed esci” ma ho già spiegato nelle righe sopra che non mi preoccupa più di tanto la temperatura.

Un’altra obiezione potrebbe essere relativa all’attendibilità delle distanze e dei dislivelli rilevati dai rulli. Qui il discorso è un po’ più articolato e, nelle lunghe ore passate a sudare in cameretta ho avuto modo di ragionarci parecchio. Le salite sono le salite, quindi se non spingi neanche sui rulli vai avanti, certo non hai la forza di gravità a tirarti indietro e le asperità del manto stradale a farti cambiare ogni secondo direzione ma l’intensità è simile. La grossa differenza che ho potuto osservare è relativa ai tratti in piano e soprattutto a quelli in discesa. Mi spiego meglio, sui rulli e sui simulatori non devi preoccuparti del traffico, della sicurezza e delle curve più o meno strette, quindi la potenza che riesci a generare pedalando è sfruttata al 100%. In strada sono una persona molto prudente e, anche nelle discese che percorro da anni, non faccio mai velocità stratosferiche, questo perché come scrivevo qualche riga più su c’è sempre il pericolo di qualche auto che sbuca, qualche tratto di asfalto rovinato o sporco o ghiacciato. Perché ho spiegato tutto questo? Per farvi capire come sia possibile che sui simulatori si facciano senza problemi medie orarie di 28 o 29 kmh mentre nelle uscite reali ci si attesti tra i 22 e i 24. Su strada non faccio le discese a 80kmh (si ok, alla GF Stelvio Santini di qualche anno fa ho toccato quasi 90 ma era una gara e le strade erano chiuse) le faccio al massimo a 50, in qualche tratto magari 60, ma sono continue accelerazioni e rallentamenti, sul trainer virtuale se pedalando mantieni la stessa potenza in automatico mantieni la stessa velocità costante.

In conclusione continuo a reputare le sessioni di allenamento sui rulli estremamente noiose e non vedo l’ora di tornare all’aperto ma diciamo che in questo periodo riesco a sopportarle con più facilità.